Gli spostamenti in aereo sono oggi una modalità di viaggio largamente diffusa, ma non esente da imprevisti. Voli cancellati, ritardi consistenti o negato imbarco sono situazioni che molti passeggeri si trovano ad affrontare.
In questi casi, la legge non lascia il viaggiatore privo di strumenti: esistono normative europee che regolano in modo preciso quando e come richiedere il rimborso del biglietto aereo, offrendo tutele e, in alcune circostanze, anche compensazioni economiche.
In questo articolo si approfondiranno i principali diritti dei passeggeri, i criteri che danno accesso al rimborso, le modalità per avviare una richiesta formale, le tempistiche da rispettare e le eccezioni legate a situazioni straordinarie come la pandemia da COVID-19.
Saranno inoltre forniti consigli pratici per evitare gli errori più comuni e ottenere quanto dovuto in tempi ragionevoli.
Quando si ha diritto al rimborso del biglietto aereo
I casi in cui è possibile ottenere il rimborso del biglietto aereo sono disciplinati dal Regolamento (CE) n. 261/2004 del Parlamento Europeo, una normativa che tutela i passeggeri all’interno dell’Unione Europea.
Tra le situazioni più comuni che danno diritto al rimborso rientrano:
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Cancellazione del volo senza adeguato preavviso (meno di 14 giorni), se il passeggero decide di non accettare un volo alternativo.
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Ritardo superiore a tre ore, con conseguente rinuncia al viaggio da parte del passeggero.
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Negato imbarco per cause imputabili alla compagnia, come l’overbooking.
In tutti questi casi, il passeggero può scegliere tra un volo alternativo o il rimborso integrale del prezzo pagato per la tratta non effettuata.
Importi e compensazioni previste dalla normativa
Oltre al rimborso, i passeggeri possono avere diritto a una compensazione economica, calcolata in base alla distanza della tratta e indipendentemente dal costo del biglietto. Il Regolamento europeo stabilisce i seguenti importi:
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250 euro per voli con distanza pari o inferiore a 1.500 chilometri
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400 euro per voli intracomunitari oltre 1.500 chilometri o per tratte internazionali tra 1.500 e 3.500 chilometri
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600 euro per tutti i voli con una distanza superiore a 3.500 chilometri
La somma può essere ridotta della metà se al passeggero viene offerto un volo alternativo con un arrivo in orario molto simile a quello inizialmente previsto. È importante notare che la compensazione non è automatica: va richiesta in modo formale e può essere negata in presenza di circostanze eccezionali (eventi meteorologici, scioperi, emergenze sanitarie).
Come richiedere il rimborso: procedura step by step
Per sapere come richiedere il rimborso del biglietto aereo in modo corretto, è utile seguire una procedura ben definita:
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Contattare la compagnia aerea: è preferibile utilizzare i canali ufficiali (moduli online, e-mail o PEC) per inviare la richiesta.
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Compilare i moduli previsti: alcune compagnie mettono a disposizione form specifici, altrimenti si può utilizzare il modulo standard dell’Unione Europea.
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Allegare la documentazione: biglietto, carta d’imbarco, ricevute di pagamento e qualsiasi comunicazione ricevuta dalla compagnia sono essenziali.
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Monitorare i tempi di risposta: le compagnie sono tenute a rispondere entro un periodo ragionevole, di solito 30 giorni.
In caso di mancata risposta, il passeggero può rivolgersi a un ente di tutela come ENAC o presentare un reclamo ufficiale.
Tempistiche per presentare la richiesta di rimborso
Ogni Stato membro stabilisce una scadenza entro cui è possibile presentare il reclamo. In Italia, il termine per richiedere un rimborso per volo cancellato o ritardato è di due anni dalla data prevista del volo.
Tuttavia, alcune compagnie indicano limiti inferiori nelle proprie condizioni generali: è quindi consigliabile inviare la richiesta il prima possibile, per non rischiare di perderne il diritto.
Rimborso in caso di COVID-19 e altre emergenze
Durante la pandemia, molti voli sono stati cancellati per decisioni governative o motivi sanitari. In tali casi, i passeggeri mantengono il diritto a ottenere un rimborso monetario.
Spesso le compagnie propongono voucher come alternativa, ma si tratta di una scelta opzionale: nessun passeggero è obbligato ad accettare un buono al posto della restituzione del denaro.
Anche in caso di calamità naturali o eventi eccezionali, se il volo è stato cancellato dalla compagnia, il diritto al rimborso del biglietto aereo rimane valido.
Cosa fare se la compagnia aerea rifiuta il rimborso
Se la compagnia aerea nega il rimborso o non risponde entro un tempo congruo, è possibile intraprendere una delle seguenti azioni:
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Presentare reclamo all’ENAC, l’ente nazionale che vigila sul rispetto dei diritti dei passeggeri.
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Utilizzare la piattaforma ODR della Commissione Europea per la risoluzione alternativa delle controversie.
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Avvalersi della mediazione o di un avvocato nei casi più complessi.
Spesso, la semplice comunicazione con un’associazione dei consumatori o l’invio di una diffida formale può sbloccare la situazione.
Come ottenere il rimborso di tasse e supplementi
Anche se il biglietto acquistato è “non rimborsabile”, il passeggero ha comunque diritto alla restituzione di tasse aeroportuali, oneri di sicurezza e supplementi carburante, nel caso in cui non abbia utilizzato il volo.
Molte compagnie prevedono moduli specifici per queste richieste, accessibili via sito web. I rimborsi vengono solitamente effettuati sul metodo di pagamento originale entro 30 giorni.
Diritti in caso di acquisto tramite agenzia o sito terzo
Chi ha acquistato il biglietto, magari perché per esempio deve andare ad acquistare gioielli, ma anche diamanti usati, tramite portali online o agenzie di viaggio, deve inoltrare la richiesta di rimborso attraverso l’intermediario. Tuttavia, la compagnia aerea resta responsabile per quanto riguarda le condizioni di trasporto.
È importante leggere con attenzione le clausole contrattuali, soprattutto per quanto riguarda commissioni, costi nascosti o tempi di elaborazione del rimborso.
Consigli pratici e errori da evitare
Ecco alcune raccomandazioni per evitare ritardi e problemi nella richiesta di rimborso:
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Conservare tutti i documenti di viaggio: ricevute, conferme di prenotazione e comunicazioni ufficiali.
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Inviare la richiesta per iscritto e in modo tracciabile (PEC o e-mail certificata).
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Non farsi indurre ad accettare un voucher se si preferisce il rimborso in denaro.
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Agire entro i termini previsti, senza rimandare troppo la richiesta.
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Diffidare da servizi a pagamento non ufficiali: il procedimento può essere gestito direttamente con la compagnia.
Conoscere i propri diritti e sapere come richiedere il rimborso del biglietto aereo è il primo passo per ottenere ciò che spetta di diritto. Le normative europee sono chiare, ma serve attenzione nella procedura per evitare che la richiesta venga respinta per vizi formali.